Il 16 febbraio il primo appuntamento di “Non ho paura”, il percorso di prevenzione e tutela della violenza di genere”

15 Feb

Sono molte, come ci si aspettava, le iscrizioni per partecipare a “Non ho paura” il percorso di formazione sulla violenza di genere, che prenderà il via domani 16 febbraio, organizzato dal Comune di Quarrata in collaborazione con i comuni di Agliana e Montale, la Provincia di Pistoia, la Questura di Pistoia, Aiutodonna e Centro antiviolenza “Liberetutte”.

A oggi sono pervenute un totale di 77 iscrizioni. Colpisce, in positivo, la disomogeneità delle partecipanti sia per l’età, si va infatti dai 19 ai 60 anni, che per professione, ci sono laureate, casalinghe, studentesse, segno che questa iniziativa ha saputo cogliere un bisogno sentito e generalizzato nella popolazione femminile. E’ molto significativo anche il dato relativo alla provenienza delle iscrizioni. Se su 77 iscritte, 67 provengono da Quarrata, Agliana, Montale e Pistoia, le restanti 10 sono donne residenti a Serravalle, Montemurlo e Prato che, grazie anche al passaparola, hanno avuto l’opportunità di partecipare a questo percorso che vuole analizzare il fenomeno della violenza di genere sotto una molteplicità di punti di vista.

Il ciclo di appuntamenti, che proseguirà fino a giovedì 22 marzo, inizierà domani sera con un primo incontro teorico che vedrà gli interventi di Letizia Ricci, psicologa, sul tema “Le emozioni, i vissuti ed i rischi delle vittime” e dell’avvocato Francesca Barontini su “La violenza di genere dal punto di vista delle normative”. Tutti gli incontri si svolgeranno presso il Polo Tecnologico “Libero Grassi” con inizio alle ore 21.00. Il percorso formativo si concluderà poi il 30 marzo a Villa La Magia dove, sempre alle 21.00, si svolgerà una serata di festa per la consegna degli attestati di partecipazione.

L’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Quarrata, Martina Nannini ha dichiarato “Siamo entusiaste delle tante risposte di adesione a questo percorso, che ci permetterà di conoscere e contrastare ogni forma esplicita o implicita di violenza, adoperandoci tutte insieme per creare una coscienza collettiva responsabile, per la rimozione di tutto ciò che ostacola l’autonomia e la libertà femminile”.