Dal sequestro Moro alla strage dei Georgofili, tanti gli spunti di riflessione che verranno offerti ai ragazzi
Venerdì 11 novembre alle ore 10.00, presso l’Auditorium di Pistoia, i ragazzi delle scuole superiori della provincia di Pistoia parteciperanno a un incontro dal titolo “Mafia, Terrorismo e P2. Parlarne per difendere la democrazia”, ultimo appuntamento del Meeting della Legalità di questo anno.
Per questo, dopo la proiezione di un video incentrato sul sequestro di Aldo Moro, i ragazzi avranno modo di dialogare e confrontarsi con personalità che hanno vissuto in prima persona vicende così importanti per la storia italiana. alla Presidente della Provincia Federica Fratoni e al Sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori, interverranno l’On. Silvia Della Monica, membro della commissione parlamentare antimafia e magistrato che ha seguito importanti filoni di indagini su cosanostra, e il Procuratore Capo della Repubblica di Firenze Dott. Giuseppe Quattrocchi, che ha condotto il processo Tagliavia sulla strage di via dei Georgofili. E proprio per approfondire questo episodio, così drammatico non solo per Firenze ma per l’Italia intera, sarà presente all’incontro anche Giovanna Maggiani Chelli, presidente della associazione familiari delle vittime di via dei Georgofili, che da anni si batte chiedendo verità e giustizia per le vittime innocenti di questa strage: la famiglia Nencioni e il giovane studente universitario Dario Capolicchio.
“Vorremmo far conoscere ai nostri ragazzi cosa è successo in Italia in un passato ancora così vicino a noi perché imparino a difendere la democrazia e le nostre libertà. Vorremmo che prendessero coscienza dell’intreccio che si creò fra mafia e terrorismo e che mise a dura prova l’esistenza stessa della nostra Repubblica e del ruolo più nascosto dell’associazione segreta P2 sul cui ruolo e influenza indagò a fondo la Commissione Parlamentare di Tina Anselmi, oggetto per questo suo ruolo di un attentato terroristico – ha dichiarato il Sindaco Sabrina Sergio Gori. La mafia negli anni ha cambiato atteggiamento, non compie più le stragi degli anni ‘90 ma si insinua sempre più profondamente e pericolosamente nei nostri territori: basta pensare che nella nostra Toscana, così lontana nell’immaginario collettivo dai normali scenari di mafia, sono stati confiscati alla malavita organizzata più di 50 beni, alcuni dei quali in provincia di Pistoia.”