La Piazza Coperta del Polo Tecnologico: alcune precisazioni

Lo scorso sabato 14 gennaio, nella Sala Coperta del Polo Tecnologico Libero Grassi si è svolta l’iniziativa “Dentro e attraverso le immagini di Luciano Michelozzi” organizzata dalla Fondazione banca di Pistoia e Vignole per la cultura e lo sport.

Subito dopo lo svolgimento dell’incontro, si è levato un coro di voci contro “l’imprevidenza di un’amministrazione comunale tristemente nota per la sua estemporaneità” che si sarebbe scordata di accendere il riscaldamento della sala, facendo rimanere gli ospiti del pomeriggio in balia del freddo invernale.
Consapevole del disagio che hanno avvertito gli ospiti dell’evento, l’Amministrazione tiene però a precisare che la bassa temperatura registrata nella Piazza Coperta non è stata frutto di una dimenticanza dell’Amministrazione. La Piazza Coperta del Polo Tecnologico infatti, non è dotata di un vero e proprio impianto di riscaldamento che, date le dimensioni e la tipologia di chiusura presente (la sala è infatti chiusa all’esterno da vetrate), comporterebbe costi di funzionamento troppo alti per la nostra Amministrazione. Nell’ambiente è tuttavia presente, come si può facilmente notare al suo interno, un sistema di bocchettoni che permettono il riciclo dell’aria riscaldata negli altri ambienti del Polo anche all’interno della Piazza Coperta. Si tratta in tutti i casi di un sistema che, se da un lato permette di gustare temperature più gradevoli, dall’altro produce un fastidioso rumore di sottofondo.
Benché durante i tre sopralluoghi effettuati ai locali prima dello svolgimento l’iniziativa in onore di Michelozzi, l’Amministrazione aveva più volte avvertito gli organizzatori dai possibili disagi che si sarebbero potuti riscontrare scegliendo la Piazza Coperta come location dell’evento, proponendo locali alternativi, la Fondazione Banca di Pistoia e Vignole per la Cultura e lo Sport ha sempre affermato che la scelta di ricorrere a tale spazio era dettata da motivi tecnici ed estetici. Per questo motivo, ai fini di garantire un ambiente più silenzioso che potesse facilitare i presenti nell’ascolto e nella partecipazione all’iniziativa, la Fondazione ha chiesto di non procedere all’accensione dell’impianto di ricircolo.